Ennesimo derby per l’Ecodem Alpo Basket che ospita domani, sabato 18 novembre, la Wave Thermal Abano Terme (ore 20:30 al PalaAlpo). Le biancoblu sono intenzionate a riscattare la battuta d’arresto di domenica scorsa a Roseto ed a ricominciare la rincorsa alla final eighti di Coppa Italia, primo obiettivo stagionale. Abano è una neopromossa che non ha ancora trovato i due punti in questo campionato: zero vinte e 5 perse sinora per la squadra allenata da Franceschi che ha già apportato un cambiamento nel proprio roster. Dopo 4 giornate se n’è andata la straniera, la bulgara Madankova, che è stata sostituita da Sofia Dell’Olio, arrivata ad Abano in settimana: «La Wave Thermal ha pagato lo scotto del nuovo campionato e sta vivendo un momento di difficoltà – afferma coach Nicola Soave – Non dobbiamo pensare però che sia una gara semplice per noi: giocatrici come De Giovanni e Destro sono delle habitué alla A2 e comunque il nucleo storico, che ha conquistato la promozione, è rimasto quasi intatto».
Voi ovviamente dovete riscattare la sconfitta di Roseto: «Sì, abbiamo tutto da perdere domani: dobbiamo ripresentarci con un successo e tornare sul percorso. Ovvio che non dobbiamo sottovalutare l’impegno ma, a differenza della gara con Vigarano alla quale ci arrivavamo dopo una vittoria, stavolta con un’altra squadra a zero punti ci arriviamo dopo una sconfitta. Va da sé che le motivazioni arrivino da sole».
Cosa non è andato a Roseto? «Partita troppo altalenante per noi: nel terzo quarto ci abbiamo creduto poco e l’abbiamo concluso sotto di 17. Nel quarto periodo decisamente bene, loro brave e fortunate contro la nostra zona e ci è mancato poco per vincerla alla fine. Abbiamo comunque messo a segno 33 punti nell’ultimo quarto e il bicchiere mezzo pieno è stato il tornare in partita fuori casa su un campo difficile. La lezione di Roseto è stata che dobbiamo crederci sempre».
Ecodem Alpo Basket – Wave Thermal Abano Terme sarà trasmessa in streaming sulla pagina YouTube dell’Alpo Basket ’99 a partire dalle 20:25 di domani sera con il commento di Giovanni Miceli.