Torna a giocare in casa la MEP Pellegrini Alpo Basket dopo quasi un mese: domani, ancora al Pala Agsm Aim di Verona, arriva la Dinamo Banco di Sardegna Sassari con palla a due alle ore 20:30 (diretta FLIMA). Le biancoblu sono reduci dalla bruciante sconfitta di Faenza e appaiono intenzionate a conquistare la prima vittoria casalinga della stagione contro una squadra di rango: martedì in Coppa le sassaresi hanno vinto 86-60 a Riga e si sono qualificate per il terzo anno consecutivo ai playoff di Eurocup. In campionato, invece, la Dinamo ha ottenuto sinora due vittorie e tre sconfitte, pertanto l’Alpo Basket ha nel mirino l’operazione aggancio in classifica.

Coach Soave ritrova capitan Rosignoli che, dopo essere stata out per infortunio nell’ultimo mese, domani potrà esordire in campionato: “Finalmente avremo la squadra al completo – conferma il tecnico veronese – Martina si è allenata bene questa settimana, come pure Ilaria Moriconi che è rientrata a Faenza: avrò più rotazioni e potrò contare sull’intero roster che abbiamo costruito quest’estate”.

Parliamo dell’avversario di domani, la Dinamo Banco di Sardegna: “E’ una formazione che punta ai playoff, è costituita da giocatrici di grande qualità, Carangelo, Taylor e Begic su tutte e ovviamente è un avversaria difficile da affrontare anche perché disputa da anni questo campionato, oltre a cimentarsi pure in Europa”.

Come avete preparato la partita? “Dobbiamo andare in campo con la stessa mentalità che abbiamo avuto in queste prime gare di campionato, cercando di avere più continuità in tutti e 40 i minuti. Non dobbiamo dar per scontato nulla, in nessun momento della partita e soprattutto avere grande concentrazione dal primo all’ultimo minuto”.

Inutile tornare sulla sconfitta di Faenza: può essere un insegnamento quel ko così incredibile? “Direi di sì perché ci ha fatto capire in che campionato siamo: un torneo nel quale anche piccoli parziali possono riaprire una partita. A Faenza dal +19 ci siamo trovati in poco più di due minuti con il vantaggio dimezzato e quando sei sotto i 10 punti di margine la partita si riapre. L’insegnamento è stato: mai staccare il piede dall’acceleratore, mai mollare, ma continuare a fare il meglio, possesso dopo possesso”.